Dottorato di Biotecnologie Cellulari e Molecolari

Il dottorato in "Biotecnologie cellulari e molecolari" fornirà un’approfondita conoscenza delle basi molecolari e funzionali di cellule nonché trasferire le più moderne tecnologie applicate all’uso in campo biomedico per:

  1. analisi dello stato dell'ambiente a livello di comunità, organismi e nei contesti cellulari e subcellulare
  2. sviluppo di alimenti nutriaceutici;
  3. valutazione in vitro ed in vivo degli effetti nutraceutici e nutrigenomici di alimenti;
  4. sviluppo di biofarmaci;
  5. identificazione di terapie innovative;
  6. definizione di modelli predittivi computazionali.

Le figure professionali formate possono trovare sbocchi nella ricerca, nel trasferimento tecnologico delle innovazioni in enti di ricerca pubblici e privati, in aziende di produzione di derivati di origine biologica, in industrie biotecnologiche nel settore agroalimentare e biomedicale. In particolare, gli sbocchi occupazionali dopo il percorso di alta formazione sono da ricercarsi in:

  • Università e altri Istituti ed Enti di Ricerca Pubblici e Privati;
  • Strutture del Sistema Sanitario Nazionale, Aziende Ospedaliere, laboratori specializzati pubblici e privati;
  • Industria farmaceutica e biotecnologica;
  • Centri di ricerca e sviluppo di prodotti diagnostici biotecnologici dell’area sanitaria;
  • Centri di servizi biotecnologici nell'area medica;
  • Enti preposti alla elaborazione di normative sanitarie o brevettuali riguardanti lo sfruttamento di prodotti biotecnologici per la tutela della salute umana.

Obiettivi programmatici del corso

Elevare la qualità dei percorsi formativi in ricerca attraverso la continua partecipazione a programmi europei e nazionali di dottorato innovativi(2 progetti di dottorato MSCA e 9 PON industriali finanziati, 2 bandi MSCA ITN EJD in valutazione e 1 MSCA CO-fund 2019 valutato positivamente e in lista di riserva).

 

 

Descrizione del progetto

ll progetto di dottorato è stato disegnato per formare ricercatori e professionisti esperti per ambiti lavorativi che richiedono un alto livello di preparazione scientifica, tecnologica e d’innovazione applicando un impianto formativo fondato su 6 principali pilastri:
1 Tutoraggio personalizzato: figure altamente qualificate di tutor o team di supervisori appartenenti ad istituzioni accademiche e non accademiche internazionali ed intersettoriali seguiranno il dottorando durante i tre anni.
2. Co-pianificazione fra dottorando e tutor/team di supervisori degli obiettivi del percorso di formazione mediante la redazione di un Piano personalizzato di Carriera in Ricerca (PCR) contenente su base annuale le milestone delle seguenti attività di: a) ricerca; b) didattica tecnico-scientifica e trasversale; c) comunicazione; d) disseminazione/trasferimento tecnologico; e) mobilità presso istituzioni esterne e f) eventuale co-tutela della tesi.
3. Monitoraggio annuale realizzato da parte del collegio dei docenti al fine di verificare il raggiungimento delle milestone fissate dal PCR nonché lo svolgimento dei periodi di mobilità e il raggiungimento dei livelli di produttività obbligatoria ai fini della frequenza all’anno successivo e, in fase consuntiva, del conferimento del titolo di PhD.
L’attività di monitoraggio viene eseguita in coerenza con i target di produttività previsti dal nuovo regolamento di Ateneo e dalle linee guida dell’ANVUR. Nel dettaglio:
- Attività didattica: almeno 20 ore annue di attività di cui almeno un 50% dedicata ad altre attività didattiche in particolare ai corsi di didattica trasversale programmati dall’Ateneo. Il dottorando può acquisire i CFU sia attraverso la partecipazione a corsi programmati dall’Ateneo, dalle sedi convenzionate, dalle istituzioni partner nonché da istituzioni esterne al corso purchè qualificate e autorizzate dal tutor/team di supervisori.
- Progetto di ricerca: a) coerenza dei risultati ottenuti rispetto all’obiettivo del progetto di ricerca; b) raggiungimento delle milestone; c) implementazione delle conoscenze teoriche e delle abilità tecniche metodologiche, e d) adozione dei principi di Open Science e FAIR Data.
-Attività di comunicazione: obbligatoria per tutte le borse finanziate da fondi Europei e fortemente consigliata per le restanti tipologie di posti. Tale attività è favorita attraverso il coinvolgimento dei dottorandi ad iniziative di promozione della ricerca scientifica attraverso eventi quali: Open Days, Research nights, Summer schools, UniSTEM Days ecc. I dottorandi potranno svolgere le loro attività avvalendosi di strumenti off line messi a disposizione dalle infrastrutture di Ateneo (eventi, interviste su Radio frequenza o sulla TV d’Ateneo, ecc.) e on line (e-channels, social media e website di Ateneo e individuali ecc).
- Attività di disseminazione: raggiungimento dei requisiti minimi di produttività fissati dal Regolamento di Ateneo nella: a) redazione di almeno una pubblicazione scientifica valutabile secondo le tipologie stabilite dall’ANVUR nella relazione del secondo anno; b) accettazione di almeno una pubblicazione valutabile secondo le tipologie stabilite dall’ANVUR ai fini dell’ammissione alla discussione pubblica della tesi.
Alternativamente o congiuntamente il dottorando può documentare azioni di sfruttamento dei risultati di ricerca da realizzarsi con il supporto dell’ufficio trasferimento tecnologico di Ateneo con le previste azioni di embargo a tutela della PI. Il dottorando dovrà realizzare la sua attività di disseminazione e, per quanto possibile, di trasferimento tecnologico utilizzando in via prioritaria circuiti Open Access fra cui il catalogo di Ateneo IRIS.
4. Guida alla carriera: partecipazione del dottorando/dottore di ricerca alle iniziative di Career day organizzati annualmente dall’Università di Teramo nonchè valorizzazione dei loro CV sulla piattaforma di placement istituzionale (https://www.unite.it/UniTE/Sportello_placement).
5. Conferimento titolo mediante la discussione pubblica della tesi organizzata in coerenza con le procedure previste dal DM 226/2021 per conferimento del titolo anche doppio, multiplo o congiunto.
6. Assicurazione di qualità: realizzata annualmente dal PdQA in coerenza con il DM 226/2021 al fine di migliorare la qualità dell’ambiente di ricerca e garantire procedure trasparenti e responsabili per l’ammissione, la supervisione, il rilascio del titolo e lo sviluppo professionale dei dottorandi.

Obiettivi del corso:

OBIETTIVI SCIENTIFICI: fornire un’approfondita conoscenza delle basi molecolari e funzionali di cellule nonché trasferire le più moderne tecnologie applicate all’uso di molecole e cellule in campo biomedico per: 1. analisi dello stato dell'ambiente a livello di comunità, organismi e nei contesti cellulari e subcellulare; 2. valutazione in vitro ed in vivo degli effetti nutraceutici e nutrigenomici di alimenti; 3. Sviluppo di biofarmaci; 4.identificazione di terapie innovative; 5. sviluppo di test diagnostici; 6. creazione di modelli predittivi computazionali.
OBIETTIVI FORMATIVI: creare una nuova generazione di giovani ricercatori che operino entro un contesto internazionale ed intersettoriale di R&I capaci di coniugare una forte conoscenza settoriale con abilità trasversali.
OBIETTIVI PROGRAMMATICI: elevare la qualità del corso di dottorato attraverso la sua candidatura in programmi europei e nazionali. Questo ha consentito al corso di dottorato di intercettare con continuità risorse aggiuntive in prestigiosi progetti competitivi fra cui: 2 progetti di dottorato MSCA-ITN-2015 e 2020 finanziati, 1 progetto di dottorato MSCA-ETN-2020 finanziato, 1 progetto MSCA-COFUND 2015 finanziato, 10 borse PON industriali, 2 FSC selezionate , 1 MSCA Co- fund 2019 valutato positivamente e in lista di riserva, 1 MSCA Co-fund 2020 valutato positivamente e in lista di riserva).

Sbocchi occupazionali e professionali previsti

Le figure professionali formate possono trovare sbocchi nella produzione, ricerca e innovazione e trasferimento tecnologico presso enti di ricerca pubblici e privati, aziende di produzione di derivati di origine biologica, industrie biotecnologiche nel settore agroalimentare e biomedicale. In particolare, gli sbocchi occupazionali dopo il percorso di alta formazione sono da ricercarsi in:
- Università e altri Istituti ed Enti di Ricerca Pubblici e Privati
- Strutture del Sistema Sanitario Nazionale, Aziende Ospedaliere, laboratori specializzati pubblici e privati
- Industria farmaceutica e biotecnologica
- Centri di ricerca e sviluppo di prodotti diagnostici biotecnologici dell’area sanitaria
- Centri di servizi biotecnologici nell'area medica
- Enti preposti alla elaborazione di normative sanitarie o brevettuali riguardanti lo sfruttamento di prodotti biotecnologici per la tutela della salute umana
- Auto-imprenditoria (Spinoff e Startup).

Altresì, il rigore metodologico, il forte expertise in ricerca e la l’impegno di disseminazione del candidato lo qualificheranno anche rispetto carriere in ambito accademico da intraprendere attraverso percorsi post doc di ricerca.

Coerenza con gli obiettivi del PNRR

Il corso di dottorato riguarda tematiche volte ad apportare un significativo sviluppo della conoscenza applicata nel settore One Health.

In coerenza con questo ambito tematico, il corso promuove percorsi di ricerca a forte caratterizzazione interdisciplinare. Al fine di corrispondere l'elevata domanda di innovazione e contenuto tecnologico del settore di riferimento, il corso intende sviluppare i propri percorsi di formazione in ricerca entro network di eccellenza nazionali e internazionali accademici, non accademici e intersettoriali al fine di promuovere la resilienza attraverso un approccio globale e collaborativo basato sui seguenti principi ispiratori:

a. focalizzazione tematica che guarda al One Health come leva per il Futuro;

b. interazione co-generativa con il settore imprenditoriale BioTech di contenuti di ricerca a supporto di schemi formativi applicando il concetto di research thinking e training design;

c. dialogo strutturato fra tessuto imprenditoriale e istituzioni di ricerca leader come ecosistema di contaminazione e di innovazione nella formazione in ricerca volto a rafforzare la costruzione di percorsi non finalizzati alla carriera accademica;

d. multidisciplinarietà come dimensione di apprendimento nei linguaggi, nelle metodologie di formazione, nei target di apprendimento (conoscenza, abilità e competenze), negli ambiti scientifici (salute umana, animale e ambientale) e nei contesti di applicazione (intersettorialità).