I Carabinieri e l'identità italiana
E se a unificare l'Italia (culturalmente, linguisticamente, antropologicamente) fosse stata - anche - l'Arma dei Carabinieri? Se ancor prima della scuola dell'obbligo, della nascita dei partiti politici, della radio, della televisione, fosse stato il paziente e quotidiano lavoro di truppe, sottufficiali e ufficiali dell'Arma a garantire un tessuto di relazione e scambio tra territori altrimenti non comunicanti ed enormemente distanti? Il presente lavoro nasce da un'intuizione originale e stimolante: allargare la conta degli attori protagonisti nella formazione del (ancorché eterogeneo e debordante) "comune sentimento italiano"; un modo per approfondire il ruolo educativo e pedagogico di un corpo militare fortemente ramificato nel territorio e nell'immaginario nazionale, con una visione speciale del senso dello Stato: improntata dalla ricerca di una "maggior felicità dello Stato", ma con disciplina ed onore. La presente ricerca, sociologica e pedagogica, difende l'idea che, in aggiunta alla scuola, alla Chiesa, alla politica, ai mezzi di comunicazione di massa, nella costruzione dell'unità culturale italiana un motore significativo sia stata anche l'Arma dei Carabinieri. Sono stati questi ultimi (ancor prima dell'unità d'Italia) a offrire un lavoro quotidiano di coesione identitaria; creando e riempiendo di volti-azioni-parole un immaginario preciso: con specifiche valenze educative, comportamentali, ideali. Un'eredità che non appartiene soltanto al passato: è ancora viva e vitale- Con una nota di Nando Dalla Chiesa.