La nostra storia
Il Dipartimento MeSVA, costituito nel luglio 2012, si fonda sulla base delle nuove esigenze scientifiche e dai recenti sviluppi della ricerca traslazionale che aprono scenari significativamente diversi e richiedono nuovi approcci tecnico-scientifici e metodologici per affrontare in modo sempre più efficace i problemi attinenti la salute dell’uomo e dell’ambiente. In questo contesto si vuole perseguire lo sviluppo di un nuovo modello di aggregazione che integri, sia in ambito scientifico che didattico-formativo, le diverse discipline per lo sviluppo, anche tecnologico, di metodologie utilizzabili in diversi contesti applicativi (ambientale, biotecnologico, biofisico, biologico, psicologico, medico), non come ambiti distinti e paralleli, ma come settori integrati in costante divenire sinergico. In questo scenario, l’obiettivo del nuovo Dipartimento è, in generale, quello di sviluppare la ricerca di base e applicata in termini di tutela della salute e dell’ambiente, utilizzando il “modello traslazionale” anche in ambito formativo».
Il punto di forza del Dipartimento MeSVA è, senza dubbio, il carattere di MULTIDISCIPLINARIETA’ che rappresenta la ricchezza più grande nonché la sua più importante “risorsa” da mettere al servizio dell’intero Ateneo, per favorire il suo sviluppo ed accrescere il livello di competitività non solo nel panorama universitario italiano ma anche nei contesto territoriale e nei rapporti con il suo tessuto sociale, economico e produttivo.
Il Dipartimento ha affrontato il complesso "passaggio" dal modello facoltà-centrico a quello “puro” dipartimentale, con l'applicazione, in molti casi la sperimentazione, di nuovi modelli organizzativi e gestionali che potessero garantire la massima integrazione tra didattica e ricerca con servizi adeguati a studenti e ricercatori. Il nuovo «modello dipartimentale integrato» ha la finalità di garantire il supporto alle attività di ricerca e al loro sviluppo per programmare, valutare, gestire l’offerta formativa, i servizi agli studenti, la didattica pratica e quella clinica, i programmi di orientamento, i progetti di internazionalizzazione, i processi di monitoraggio e valutazione dei processi e degli esiti, il rapporto con il “territorio”. In sintesi, la formazione che passa per la ricerca e l’assistenza.
Al ricco patrimonio di “saperi” caratterizzanti la nostra realtà dipartimentale, si aggiunge un insieme di competenze tecniche e amministrative sulle quali possiamo e dobbiamo contare per il necessario supporto a TUTTE le attività del Dipartimento. Il modello integrato ricerca/formazione/assistenza si sta, quindi, realizzando anche con la collaborazione preziosa della componente T-A, a tutti i livelli di azione.
Il modello dipartimentale MeSVA, nel rispetto dello Statuto vigente, prevede l’organizzazione in SEZIONI, definite sulla base della specificità e peculiarità delle relative esigenze organizzative, strutturali e infrastrutturali (locali, servizi comuni, personale tecnico-amministrativo dedicato). Per evitare, però, che questo modello venisse interpretato come una “compartimentalizzazione” dei diversi ambiti (cosa che sarebbe in contraddizione con il concetto di Sistema), il Dip.to MeSVA ha cercato di realizzare una stretta e continua interrelazione fra i referenti delle sezioni (Coordinatori) per mantenere uniformità di interventi ed azioni, pur nel rispetto delle specificità scientifico-formative.
Sulla base delle specificità culturali e delle competenze tecnico-scientifiche dei diversi gruppi di ricerca, sono state altresì definite le aree “SCIENTIFICO-CULTURALI” del Dipartimento con la finalità di disegnare il «profilo del Dipartimento», utile soprattutto per diffondere all’esterno il modello «multisaperi».
Facendo la dovuta attenzione alla sostenibilità delle soluzioni programmate, nella impostazione del nuovo modello organizzativo dipartimentale, si è inteso dare un peso maggiore alla integrazione della ricerca con la didattica, individuando gli obiettivi a breve, medio e lungo termine. Sono stati presi in considerazione parametri quali il numero di studenti iscritti, le risorse di personale, docente e tecnico-amministrativo e i reciproci rapporti numerici, la multidisciplinarietà dell’offerta formativa per prevedere l’armonica attivazione di servizi adeguati alle esigenze di ogni ambito scientifico-formativo acceso e il supporto per i processi di internazionalizzazione in termini di capacità di attrarre docenti stranieri e di stipulare accordi bilaterali per scambio/mobilità di studenti e docenti o per corsi di studio a titolo congiunto o a titolo multiplo.